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Burattini,
pupazzi, marionette stanno godendo oggi di una "renaissance" che tonifica
il panorama della creatività teatrale, in una sorta di difesa dai
… rischi televisivi e dal loro discutibilissimo impero. Non è quindi
"patetico" recupero di un passato (per altro mai tramontato) se il Premio
Hesperia 2000 ha rivolto la sua attenzione a coloro che di questa arte
del rappresentare - spesso ingiustamente definita minore - hanno fatto
(e continuano a fare) una espressione vitalissima che, nel gioco diretto
della parola e del gesto, regala realtà e favola. |
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Portatori
di una "classicità" tutta italiana che va a braccetto con la Commedia
dell' Arte, burattini e marionette già nel '500 viaggiavano attraverso
l' Europa portando con sè contrasti di umori e satire sociali che
il grottesco (o l’ eleganza) delle maschere definiva fissandone i caratteri.
Quasi appendici dell’animatore,
i burattini dal dialogo incalzante e arguto; mediato dai fili, il muoversi
della marionetta che, aristocratica, non trascurava neppure la danza. |
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Il
tardo '700 vede burattini e marionette radicarsi nel loro territorio, nascono
quindi le maschere-caratteri regionali. ‘Sono personaggi popolari che parlano
il dialetto locale e rappresentano gli abitanti e i loro costumi". L' Emilia-Romagna
è una fonte doviziosa e fioriscono le compagnie degli artisti: burattinai,
autori e rielaboratori dei testi; per essi la tradizione familiare ha lo
stesso valore di un blasone da conservare e proteggere. |
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Il
Premio Hesperia non poteva non "scavare" proprio in questa nostra tradizione
di Romagna chiamando ad una reciproca testimonianza - ovviamente diversa
per operatività e "storia" - personalita' e gruppi che della vitalità
del teatro di figura sono garanzia delle più efficaci: |
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Il premio Hesperia per l'
anno 2000 è stato assegnato a:
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La manifestazione
si svolge con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività
culturali, dell Regione Emilia Romagna e della Amministrazione
Provinciale di Forlì-Cesena |